Arriva una dura stoccata per il calcio italiano che lascia i tifosi senza parole: ecco cosa incide per 90 milioni di euro.
Arriva una dira stoccata nei confronti del calcio italiano in generale. È stata infatti rimarcata quella che è la spesa complessiva che ogni anno comporta e nello specifico di è parlato di un’incisione, sul totale, di 90 milioni di euro. Ecco cos’è stato riferito che stupirà senz’altro i tifosi.
Il calcio italiano, secondo quanto proposto dalla FIGC, dev’essere riformato e il cambiamento deve arrivare il prima possibile per evitare che il debito già pesante in termini economici possa crescere sempre di più. Proprio di tutto questo discorso ha parlato anche Matteo Marani, presidente della Lega Pro.
Le sue parole sono state decisamente nette e hanno voluto rimarcare che, di tutta la spesa complessiva, la Lega Pro incide per una minima parte. I numeri in questo senso stupiranno chiunque, così come le cifre di cui lo stesso Marani ha parlato. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Lega Pro, Marani ha parlato dei debiti e delle difficoltà del calcio italiano
Matteo Marani, presidente della Lega Pro, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su ‘Rai Radio 1’ in occasione della promozione del Cesena in Serie B, ha dichiarato: “Noi ci siamo espressi a favore del Piano strategico della FIGC. Perché il primo principio deve essere quello dei numeri e dei conti. Il calcio italiano ha numeri molto pesanti”.
E ha poi aggiunto: “I Club della Lega Pro si sono dati una disciplina molto forte che sta producendo i suoi effetti. Rispetto a cinque anni l’indebitamento è calato. Il calcio italiano perde un miliardo e 300 milioni all’anno. Vuol dire perdere 3 milioni in una giornata. Di questo miliardo e 300 milioni, la Serie C incide per 90 milioni, ovvero per il 6%”. Una piccolissima parte quindi, su cui comunque c’è la necessità e la volontà di andare a lavorare.
“Quando sentivo discussioni – ha aggiunto – su una Serie C con troppe squadre, bisogna ricordare che le 60 squadre incidono per il 6% delle perdite del calcio italiano. Noi siamo a favore del rigore, dei numeri, ci auguriamo che questo piano sia funzionale. C’e’ bisogno di maggiori controllo, disciplina e trasparenza”. La steccata è stata perciò dura e in pochi forse si sarebbero aspettati questi dati che invece stupiscono e non poco.
