Arriva la decisione clamorosa, mai vista negli ultimi anni: si ritirano due squadre dal campionato, ecco i motivi di tale gesto
Dall’inizio della stagione, in Italia ma anche negli altri paesi, ne abbiamo viste di tutti i colori. E non ci meravigliamo ogniqualvolta vengono presi provvedimenti seri da parte dell’autorità giudiziaria competente in materia sportiva.
Tra i tanti problemi che spingono il giudice sportivo a emettere sentenze contro club o dirigenti ci sono senza alcun dubbio le violazioni del regolamento o il mancato pagamento ai propri tesserati. In altri casi invece, più rari sia in Italia che negli altri campionati, le società agiscono in prima persona contro le accuse di razzismo che prendono di mira i loro ragazzi.
Questo è capitato negli Stati Uniti poche ore fa: la società ha deciso di muoversi direttamente, anticipando persino la lega calcio, e ha compiuto un atto sicuramente unico e simbolico.
MLS, New York Red Bulls ritira due squadre giovanili: “Siamo stufi”
Di certo non è una novità che negli Stati Uniti avvengono episodi di razzismo nel corso delle competizioni sportive. In questo caso però il fatto è capitato non durante una partita di Major League Soccer tradizionale, in cui a sfidarsi sono le formazioni della east o west coast, bensì durante un torneo giovanile a cui partecipano anche realtà europee e sudamericane: la GA Cup.
Proprio durante due partite di tale manifestazione si sono materializzati gravi episodi di razzismo, ai danni di calciatori delle selezioni U15 e U17 dei New York Red Bulls: un episodio ha coinvolto il difensore Eric Tail, un altro invece ha preso si mira il portiere Joshua Grant. Evidentemente, spinti dalla voglia di farsi giustizia da soli, i New York Red Bulls hanno voluto subito prendere la palla al balzo e hanno deciso che ritireranno le due formazioni giovanili U15 e U17 dalla coppa in corso negli Stati Uniti.
Una decisione mai vista prima e che chiama in causa direttamente la Major League Soccer, accusata dalla squadra newyorchese di non essersi mossa subito per evitare che ragazzi così giovani finiscano nel tritacarne delle accuse razziste.
La stessa MLS, resasi forse conto del danno fatto, in un comunicato successivo a quello dei NYRB ha detto che “ha immediatamente indagato e quindi emesso sospensioni in conformità con il codice disciplinare contro le persone colpevoli di aver violato la politica di sicurezza“.
