Jannik Sinner corre un rischio clamoroso, i tifosi restano con il fiato sospeso: cosa può succedere nei prossimi giorni
Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza, scriveva Manzoni. E i posteri, per quanto riguarda il futuro di Jannik Sinner, non sono poi così distanti nel tempo. La gioia per il secondo posto nel ranking ATP per i tifosi italiani è stata fortissima, forse ancora più forte di quella per la vittoria del suo secondo titolo Masters 1000. Eppure, potrebbe durare poco, lo spazio di qualche settimana a sognare un sorpasso a quel Nole Djokovic ancora distante.
Il rischio per Jannik è vero, reale, concreto e molto più preoccupante di quanto si possa pensare. Certo, mettere nel mirino la prima piazza non è poi così impossibile. Sinner resta il giocatore più in forma nel circuito. Per il momento però i suoi amati tornei sul cemento sono alle spalle, e davanti a sé sembra profilarsi la fase più ostica della stagione sul piano del gioco.
In linea teorica, da qui in avanti Jannik avrebbe molto da guadagnare. Paradossalmente, potrebbe però farlo perdendo qualcosa, rimettendo in gioco ciò che con così tanta fatica era stato conquistato in questi mesi: il secondo posto nel ranking ATP, già rimesso nel mirino da quel Carlos Alcaraz che, tra alti e bassi, fin qui ha dimostrato di essere l’unico (davvero l’unico) in grado di poter superare un Sinner in forma smagliante.
Sinner, rischio assurdo: i tifosi sono in ansia, potrebbe succedere a breve
Se vuole diventare numero uno al mondo, Sinner deve per prima cosa cercare di mantenere la seconda piazza. E non sarà semplicissimo. Monte-Carlo da questo punto di vista potrebbe diventare il primo snodo fondamentale per la stagione di Jannik.
Fino a questo momento l’altoatesino ha stupito tutti, andando oltre le più rosee aspettative. Ma sulla terra sono in pochi a credere che avrà le forze per ripetersi, considerando quanto ha faticato solo lo scorso anno per riuscire a vincere non tornei, ma partite su una superficie del genere. E di queste sue difficoltà potrebbe approfittarne Alcaraz.
Anche perché, va ricordato, Jannik proprio nel torneo del Principato lo scorso anno si era tolto le uniche grandi soddisfazioni sul rosso, arrivando fino alle semifinali. Carlitos, dal canto suo, può invece vivere una settimana di assoluto relax: a Monte-Carlo lo scorso anno non scese in campo. Avrà quindi, nella settimana del torneo, zero punti da difendere.
Cosa vuol dire questo? Che virtualmente lo spagnolo si presenterà nel terzo Masters 1000 dell’anno nuovamente come secondo giocatore al mondo. E toccherà a Jannik lavorare per cercare di sottrargli questa piazza. Ma in che modo? La risposta è semplice: arrivando almeno in semifinale, quindi confermando o migliorando quanto fatto nel 2023.
Anche in questo caso, però, molto dipenderà dal percorso che farà contemporaneamente il campione spagnolo. Qualora Jannik dovesse uscire in semifinale o perdere la finale, potrebbe infatti essere superato se Alcaraz avrà nel frattempo fatto un percorso analogo o migliore.
In caso contrario, invece, le speranze di riuscire a mantenere il secondo posto diventerebbero molto più ampie. In sintesi, mai come a Monte-Carlo i tifosi di Jannik dovranno fare il tifo per l’altoatesino, sperando contemporaneamente in uno scivolone anticipato del suo più diretto rivale.
