Calciatori malati: l’accusa shock travolge il calcio italiano

Arrivano conferme su uno dei più grossi problemi per il mondo del calcio italiano, che sta letteralmente sconvolgendo in tanti.

Il calcio è senza dubbio lo sport più amato e seguito in Italia. Milioni di persone si possono definire tifosi sfegatati, che riempiono gli stadi ogni weekend e non smettono neanche un secondo di informarsi, seguire e sostenere la propria squadra del cuore. Tutto questo nonostante i tanti scandali che negli ultimi anni hanno sconvolto il mondo del pallone.

preoccupano i calciatori patologici
Una vera e propria malattia sconvolge diversi calciatori (Lapresse) – Gazzaviola.it

A cominciare dalla Calciopoli del 2006, che ha scoperchiato la cosiddetta ‘Cupola’ creata dalla dirigenza juventina ed il legame diretto con gli arbitri. Passando poi per il filone Calcioscommesse, che qualche anno dopo ha gettato un’altra enorme ombra sul calcio di Serie A e Serie B.

Di recente l’incubo delle scommesse clandestine da parte di alcuni calciatori è tornato a farsi sentire. Non tanto come sistema congeniato ed illegale, bensì legato ad alcuni veri e propri problemi dei diretti interessati, incapaci di fermarsi e coinvolti nel bel mezzo di giocate non lecite, anche riguardo partite del proprio campionato.

La ludopatia, il nuovo male dei giovani calciatori

Protagonisti di questa vicenda in particolare due giovani calciatori italiani, entrambi di ottime qualità e di fronte ad una carriera scintillante. Ovvero Sandro Tonali, ex stella del Milan ma oggi al Newcastle, e Nicolò Fagioli, giovane talento della Juventus. Entrambi sono stati squalificati per aver scommesso denaro direttamente su partite di Serie A e probabilmente anche sulle loro rispettive squadre di club.

Tonali e la ludopatia
I calciatori affetti da ludopatia preoccupano i tifosi (Lapresse) – Gazzaviola.it

Il problema che li affligge è la ludopatia, una vera e propria malattia che prevede un’ossessione, un’assuefazione totale per il gioco d’azzardo, in tutte le sue forme. A parlare di questo problema grosso c’ha pensato l’agente Andrea D’Amico, che ha voluto provare a non sottovalutare il tutto.

“La ludopatia è una vera malattia, le scommesse sono la causa. Certi calciatori buttano via i soldi e la carriera proprio perché malati: presi dall’ozio, finito l’allenamento non sanno che fare della giornata, senza una famiglia alle spalle e senza una cultura adeguata vengono fuori questi problemi”.

Un appello, quello del procuratore, sia alle famiglie di questi giovani calciatori, sia alla Federcalcio, che dovrebbe cercare di prevenire lo sfociare di queste patologie e dare supporto ai tesserati, cercando di evitare episodi come quelli di Tonali e Fagioli, tra l’altro svelati dall’inchiesta del giornalista d’assalto Fabrizio Corona. La speranza è che i casi di ludopatia siano isolati e non vi sia una fitta rete che metta in pericolo la credibilità del calcio.

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